Indice
Utilità del bite dentale in ortodonzia
Il bite dentale, in ortodonzia, risulta essere un fondamentale alleato nel:
- trattamento dei casi di malocclusione dentale;
- alleviare i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare;
- nel placare l’azione di digrignamento dei denti, movimento causato dall’involontaria contrazione dei muscoli masticatori.
La maggior parte dei pazienti che inizia un percorso di trattamento con un bite dentale, trova benefici importanti già nel corso delle prime settimane.
Mascherine invisibili come Invisalign, sono ormai molto diffuse e particolarmente apprezzate per la loro capacità di minimizzare le problematiche derivanti da disallineamento dentale e digrignamento.
Va detto che in alcuni casi si riscontrano problematiche che rendono difficile portare correttamente questa mascherina.
Un bite dentale può essere dannoso?
Non è propriamente corretto affermare questo.
Difatti, un bite può essere realizzato con determinate caratteristiche che non tengono davvero conto della condizione di quel determinato paziente.
Così facendo, rischiano di presentare una serie di difetti che ne rendono complicato l’utilizzo, e portano difficilmente ad ottenere i risultati sperati.
Ricordiamo sempre che le caratteristiche di un bite tendono a variare considerevolmente da modello a modello: queste devono essere definite dall’odontoiatra, a seconda del caso clinico specifico e del momento clinico che il paziente stesso sta attraversando.
Miglioramenti necessari da valutare con il dentista
Ma può anche capitare che il bite abbia semplicemente bisogno di alcune piccole accortezze, del tutto normali anche se si è preso correttamente l’impronta dentale del paziente e stabilito un piano di trattamento corretto.
Difatti, un conto è provare queste mascherine nello studio dell’odontoiatra, un conto è ritrovarsi a doverle utilizzare per molte ore al giorno.
In questo caso si tratta solo di verificare cosa deve essere migliorato, per rendere l’uso del bite dentale più confortevole per tutta la durata del trattamento.
Vediamo insieme quali difetti è opportuno correggere.
Bite troppo stretto
Primo aspetto su cui soffermarsi è che il bite dentale deve adattarsi perfettamente al cavo orale del paziente, ma non deve essere stretto.
Sicuramente è da aspettarsi che, indossando un bite, si riscontri un poco di pressione su tutti i denti.
Questo è del tutto normale, soprattutto se progettiamo la mascherina per risolvere un caso di disallineamento.
Un bite troppo lento diventa totalmente inutile, oltre che facilmente sganciabile con un semplice movimento della lingua, cosa che si vuole evitare soprattutto se si è in contesti di lavoro o di socializzazione.
Ma di contro, un’eccessiva pressione del bite può essere controproducente, in quanto essa rischia di generare una risposta automatica di serramento da parte del paziente, per cercare di attenuare in qualche modo il senso di fastidio che proviamo sui denti.
Bite troppo ingombrante o troppo sottile
Attenzione anche a quanto ingombro porta il bite stesso!
Ad esempio esso:
- può ritrovarsi troppo vicino alle labbra;
- essere troppo vicino al palato, togliendo così spazio alla lingua;
- essere vicino alla zona delle guance, rischiando così di masticarle inavvertitamente;
- può, infine, essere troppo ingombrante internamente, dando fastidio alla lingua e rischiando di indurre una sensazione di vomito.
Non dimentichiamoci, inoltre, che per un estremo come l’ingombro può essercene anche uno totalmente opposto, ossia la sua eccessiva sottigliezza.
Se il bite è stato realizzato con una struttura troppo sottile, e lo abbiamo realizzato per combattere l’azione del digrignamento, vi è rischio che, quando esercitiamo inconsapevolmente queste forze sull’apparecchio, si rischi di danneggiarlo in alcune sue parti, se non romperlo proprio!
Se volessimo dare uno spessore ottimale che deve avere il bite, potremmo parlare di circa:
- 2-3 mm per la parte più interna;
- tra gli 1 ed i 5 mm nella parte masticante (molto dipende dalla conformazione facciale del paziente, non possiamo dare dei valori precisi, in quanto ci si adatta sempre al singolo caso!).
Bite troppo sbilanciato
Un bite dentale, inoltre, non deve essere in alcun modo sbilanciato.
Ciò vuol dire che i due lati dello strumento, destro e sinistro, devono essere alti allo stesso modo, e far si che il contatto tra i vari elementi del cavo orale sia contemporaneo su entrambi i lati della bocca.
Tali contatti, quando si appoggiano i denti sul bite, devono essere principalmente collocati nella parte posteriore (quindi nella zona dove sono presenti molari e premolari).
Nel caso in cui tale appoggio avvenga solo sulla parte anteriore, molto probabilmente il bite avrà un problema di sbilanciamento che necessiterà di una correzione.
Corretta pulizia del bite
Infine, non dimentichiamo l’importanza della corretta pulizia del bite!
Questo non è propriamente un difetto strutturale, ma è una componente che può voler dire molto sulla corretta manutenzione di questo strumento.
Un bite particolarmente sporco può far si che su di esso si possa formare (parimenti a un normale cavo orale) del tartaro.
Chiaramente un bite in queste condizioni risulta essere del tutto:
- antigienico;
- sgradevole alla vista e soprattutto all’olfatto, emanando facilmente del cattivo odore.
Una sua corretta detersione con spazzolino ed appositi prodotti facilmente trovabili in commercio, garantiscono un mantenimento del prodotto ottimale nel corso delle settimane di trattamento.
Conclusioni
Abbiamo quindi visto che un bite non è uno strumento perfetto, e necessita sempre di essere controllato durante i primi giorni di trattamento, così da favorire l’implementazione di alcuni correttivi che:
- renderanno molto più sopportabile il suo utilizzo;
- favorirà la prosecuzione del trattamento
Ricordate sempre che piccoli accorgimenti da considerare sul proprio bite dentale sono del tutto normali, a meno che non vi sia stato uno sbaglio vero e proprio nella loro realizzazione.
Sarà sufficiente una valutazione insieme al proprio dentista di fiducia per poterlo rendere confortevole e facilmente utilizzabile durante tutto il periodo di trattamento necessario.