La giornata mondiale senza tabacco è celebrata in tutto il mondo ogni anno il 31 maggio, dal 1987, per richiamare l’attenzione sull’epidemia da tabacco, le morti prevenibili e le malattie correlate al fumo.
L’edizione di quest’anno è dedicata al tema Tabacco e salute dei polmoni e si pone come obiettivo quello di aumentare la consapevolezza sull’impatto negativo che il tabacco ha sulla salute dei polmoni delle persone, dal cancro alle malattie respiratorie croniche.
L’Organizzazione mondiale della sanità stima che il consumo di tabacco uccida ogni anno quasi 6 milioni di persone e la cifra potrebbe aumentare enormemente, raggiungendo gli 8 milioni entro il 2030 in assenza di provvedimenti volti a invertire questa preoccupante tendenza.
In Italia, secondo l’ultimo rapporto sulla prevenzione e controllo del tabagismo, sono attribuibili al fumo di tabacco circa 80mila morti l’anno, con oltre il 25% di questi decessi compreso tra i 35 ed i 65 anni di età.
Inoltre, la mortalità e l’incidenza del carcinoma polmonare sono in aumento tra le donne, per le quali questa patologia ha superato il tumore allo stomaco, divenendo la terza causa di morte per neoplasia, dopo il tumore al seno e al colon-retto.
Secondo l’approccio intersettoriale proprio di Guadagnare salute, il Piano Nazionale della Prevenzione impostato sull’attenzione al principio dell’equità, impegna tutte le Regioni italiane ad attivare interventi di promozione della salute per conseguire, tra gli altri, gli obiettivi della riduzione del 10% della prevalenza dei fumatori, dell’aumento del 5% del rispetto dei divieti, dell’aumento del 30% del consiglio di smettere da parte degli operatori sanitari.