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Gli integratori per abbassare la pressione sono prodotti specificamente formulati per regolare la pressione arteriosa, aiutando il nostro organismo a riportarla sui livelli considerati ottimali.
Grazie alle loro formulazioni, gli integratori permettono di favorire il rilassamento e il benessere mentale, promuovendo la normale circolazione del sangue e stimolando una regolare diuresi.
Ma quando devono essere assunti gli integratori per la pressione alta? E quali sono gli ingredienti più ricorrenti nelle loro formulazioni?
Quando assumere gli integratori per abbassare la pressione
Innanzitutto, ricordiamo che ogni prodotto in grado di incidere sulla pressione arteriosa deve essere precedentemente condiviso con il proprio medico. L’assunzione degli integratori naturali per abbassare la pressione alta è generalmente consigliata a chi soffre di ipertensione. Questa condizione dev’essere tenuta sotto controllo, eventualmente con appositi medicinali su prescrizione medica.
Molto spesso, gli integratori per abbassare la pressione contengono anche degli ingredienti rilassanti. Perciò, a volte, questi prodotti sono consigliati anche a chi sta vivendo dei periodi transitori di particolare stress e tensione, al fine di trovare miglior relax.
Quali sono i migliori integratori per abbassare la pressione
Come abbiamo già anticipato, sono numerosi gli ingredienti che possono arricchire le formulazioni degli integratori per l’ipertensione.
Buona parte degli integratori naturali è realizzata con estratti di piante medicinali ipotensive come aglio, cipolla, betulla, biancospina, mirtillo, vite rossa.
Un’altra categoria ricorrente di integratori per abbassare la pressione funziona attraverso la stimolazione del processo diuretico, andando così a favorire la filtrazione renale. Gli ingredienti sono spesso di origine vegetale, come il cetriolo e il carciofo, i finocchi e il tarassaco, i fiori di sambuco e l’ananas.
Infine, altri integratori che abbassano la pressione molto utilizzati sono quelli a base di molecole essenziali. Tra questi troviamo i sali minerali, gli acidi grassi e gli amminoacidi.
Quando la pressione è alta?
Ma quando la pressione è definibile alta?
Non tutti sanno che i valori della pressione arteriosa variano nel corso della vita, e che un bambino appena nato ha una pressione minima intorno a 60, e una pressione massima intorno a 90. Gradualmente, man mano che cresce, i valori aumenteranno fino a stabilizzarsi, intorno ai 18 anni, sui valori ritenuti consuetudinariamente ottimali: una pressione minima compresa tra 60 e 80, una pressione massima compresa tra 90 e 120.
Tuttavia, non sempre si può parlare di pressione alta nel momento in cui i valori superano quelli raccomandati, soprattutto se il superamento è lieve e transitorio.
Se invece si tratta di un superamento costante o molto diffuso, e i valori sono compresi tra 80 e 90 per la minima e tra 120 e 140 per la massima, si parla di stato preipertensivo. Di contro, se i valori sono superiori a questa soglia, si può parlare di ipertensione vera e propria, con una successiva classificazione di gravità sulla base dell’aumento del valore.
Perché si soffre di pressione alta?
Ma per quale motivo si soffre di pressione alta?
Nella gran parte dei casi, l’ipertensione non è correlata ad una singola e specifica causa. Dunque, escludendo alcune patologie specifiche, l’ipertensione è favorita da una serie di fattori di rischio. Tra i più comuni abbiamo la sedentarietà, l’obesità, il fumo o l’eccesso di alcol. Migliorare il proprio stile di vita, infatti, significa prevenire e contrastare efficacemente le problematiche legate alla pressione alta.
Naturalmente, non possiamo non ricordare quanto sia importante una periodica condivisione del proprio stato di salute con un medico specialista. Grazie alle visite periodiche sarà possibile individuare un percorso di benessere coerente con le proprie condizioni di salute.