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Il CBD è il cannabinoide più celebre, grazie alle recenti ricerche che ne hanno confermato le molte proprietà benefiche, ma anche l’assenza degli effetti psicotropi tipici del THC. Negli ultimi anni infatti, gli studi sulle potenzialità del CBD si sono moltiplicati, e periodicamente vengono evidenziate nuove applicazioni potenzialmente terapeutiche. Il CBD può essere assunto attraverso differenti tipologie di prodotti, ma in questo articolo ci soffermeremo in particolar modo sull’olio di CBD, per comprendere meglio quali sono gli effetti, le proprietà, ed eventuali controindicazioni.
Che cos’è il CBD?
Il CBD è uno dei moltissimi composti presenti naturalmente nella pianta della canapa sativa. Negli ultimi anni il CBD ha conquistato una popolarità davvero notevole, grazie alle notevoli proprietà benefiche derivanti dall’interazione con alcuni recettori presenti in ogni persona. Allo stato attuale delle cose, la portata reale di questa interazione è ancora da comprendere pienamente, perché non passa giorno dove non venga scoperta una nuova applicazione e dove il CBD possa ritagliarsi ulteriore spazio come rimedio naturale per moltissimi disturbi.
Ciò che però rende il CBD interessante sotto ogni punto di vista, è che questa sostanza è assolutamente tollerata dal nostro organismo, quindi non è tossica. Senza dimenticare che non provoca assuefazione, e che quindi in determinate circostanze, seppur sotto controllo medico, il CBD può rappresentare un’alternativa ad alcuni farmaci. Il CBD ha davvero moltissime proprietà benefiche, e può rappresentare un valido aiuto per contrastare numerosi disturbi, tra cui ansia, insonnia, acne, dipendenze da farmaci, asma, dolore cronico da artrite, epilessia, e molti altri ancora.
Come detto, in commercio possiamo trovare davvero tanti prodotti a base di CBD, dai semi, alle capsule, agli integratori. Ma uno di questi prodotti che gode del maggior successo commerciale è l’olio di CBD, ovvero una miscela di cannabidiolo e olio vettore. Gli oli vettore più diffusi sono quello di cocco e di semi di canapa.
Olio di CBD: cos’è?
L’olio di CBD viene chiamato anche tintura, ed è commercializzato in differenti concentrazioni. Si parte da 100 mg di CBD per 50 ml, fino ai 5.000 mg. L’assunzione di olio di CBD può avvenire in diversi modi, ad esempio mettendo qualche goccia sotto la lingua, oppure anche con l’applicazione topica, ovvero direttamente sulla pelle. Possiamo trovare l’olio di CBD anche in altre forme, come gomme da masticare, capsule e spray. Ovviamente alla base del successo di questo prodotto rispetto ad altri, è la sua estrema versatilità per l’assunzione.
– Ma quali sono i benefici derivanti dall’utilizzo di olio di CBD?
Innanzitutto il cannabidiolo ha proprietà antinfiammatorie. Questo significa che la sostanza è in grado di ridurre infiammazioni e gonfiore. Ma il CBD è anche un antispasmodico, quindi può sopprimere anche gli spasmi muscolari. Ma non finisce qui, perché il CBD è anche un broncodilatatore, quindi facilita la respirazione. Il CBD inoltre è un antiossidante. Questo significa che ci aiuta a proteggere il nostro organismo da una serie di malattie legate all’età. Tra le principali troviamo la fibromialgia, l’artrite, l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.
Altri studi molto recenti hanno infine evidenziato come il CBD possa essere efficace anche nei trattamenti contro l’epilessia ed altri disturbi neurologici, come la sclerosi multipla e la depressione. Ovviamente tutti questi benefici hanno contribuito alla popolarità del CBD, che a sua volta ha suscitato l’interesse della comunità scientifica che periodicamente rilascia i risultati delle tante ricerche.
I benefici dell’olio CBD
Come anticipato, i benefici che derivano dall’utilizzo dell’olio di CBD sono davvero numerosi. Alcuni sono davvero notevoli, come quelli per combattere la dipendenza. Con il termine dipendenza facciamo riferimento all’incapacità psicologica e fisica di smettere di assumere una sostanza o una droga, anche quando si è consapevoli dei danni che questa può portare. Dal momento che il sistema endocannabinoide del nostro organismo è uno degli attori principali proprio nella dipendenza, il CBD, e quindi l’olio di CBD, possono fornire un valido aiuto a quei soggetti che soffrono di una forma di dipendenza.
Il CBD è in grado di modulare i livelli di serotonina, quindi di influenzare indirettamente il sistema endocannabinoide. Alcune ricerche hanno evidenziato come l’olio di CBD possa ridurre l’intensità del desiderio delle persone tossicodipendenti, quindi anche di limitare quelli che sono gli effetti neurologici dati dalle dipendenze croniche. Un’altra applicazione dell’olio di CBD degna di un’attenzione particolare, è quella legata ad alcune malattie come l’Alzheimer. In alcune situazioni chiamato anche demenza, l’Alzheimer è un deterioramento progressivo del cervello.
I sintomi di questa malattia si manifestano in maniera graduale, e con il tempo diventano sempre più gravi. Quelli più evidenti sono la perdita di memoria, difficoltà comunicative con altre persone, e confusione. Grazie alle proprietà neuro protettive e antiossidanti, l’olio di CBD regala benefici tangibili a quei soggetti malati di Alzheimer, soprattutto perché in molte situazioni permette di ridurre quella che è l’assunzione di alcuni farmaci come benzodiazepine, antipsicotici e morfina.
Olio di CBD: controindicazioni
I benefici che un’assunzione regolare (e non saltuaria) dell’olio di CBD sono davvero moltissimi, e riassumerli in poche righe non è certamente possibile. Come detto in commercio possiamo trovare differenti tipologie di olio di CBD, differenziati sulla base della quantità di principio attivo. Il CBD non presenta nessuna controindicazione rilevante. Al massimo in alcuni soggetti può provocare qualche effetto indesiderato di poco conto, come abbassamenti di pressione, vertigini o mal di testa, e pochi altri ancora. Nel caso dovessero verificarsi questi effetti, è sempre opportuno fare riferimento al proprio medico curante.