L’Istituto Europeo di Oncologia è per il quarto anno consecutivo il centro italiano con il maggior numero di interventi di Prostatectomia radicale per tumore maligno della prostata. Il dato è confermato dal Piano Nazionale Esiti (PNE) dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Regionali (AGENAS) del Ministero della Salute che riporta 523 interventi nell’ultimo anno misurato (PNE 2018 con dati attività 2017). «Per la prostatectomia robot-assistita il numero di interventi è un indicatore di qualità fondamentale – spiega il Professor Ottavio De Cobelli, Direttore del Programma Prostata e chirurgia mininvasiva in IEO – perché significa non solo esperienza e competenza del chirurgo, che è la prima cosa che cercano i pazienti, ma anche capacità dell’ospedale di gestire il percorso post-operatorio per accompagnare il paziente nella ripresa, più rapida e completa possibile, della sua quotidianità. Infatti proprio per migliorare la qualità di vita a parità di efficacia oncologica, in IEO siamo stati tra i primi in Europa a credere nella potenzialità della chirurgia robotica per il tumore della prostata già nel 2006, e oggi, con più di 4.800 interventi di prostatectomia radicale, siamo il primo centro in Italia, e fra i primi in Europa per casistica e risultati». «La letteratura mondiale -continua il Prof. De Cobelli- ha dimostrato in modo chiaro che il robot in sala operatoria permette di ottenere lo stesso risultato oncologico, con effetti collaterali post-intervento molto minori. Per ottenere questi risultati, tuttavia, acquistare delle macchine non basta: bisogna investire in tecnologia. Da tempo la Risonanza Magnetica multiparametrica e oggi anche la ricostruzione tridimensionale delle immagini della prostata, associata a un esame istologico microscopico intraoperatorio delle strutture nervose che stanno intorno alla prostata, permettono una migliore e più sicura salvaguardia della rete nervosa deputata all’attività sessuale. Per il paziente questo si traduce in un aumento della capacità di recupero della potenza sessuale. Nell’ottica di una chirurgia personalizzata, è nato un concetto nuovo di “prostatectomia su misura”». IEO è dal novembre 2017 per Intuitive Surgical (la casa statunitense produttrice del robot chirurgico DaVinci, utilizzato in tutti i centri oncologici avanzati del mondo) il primo Epicenter in Italia, vale a dire l’unico centro nazionale che ha raggiunto gli alti livelli di esperienza e di dotazione tecnologica necessari per insegnare chirurgia robotica a livello internazionale. I robot da Vinci sono più di 4.100 nel mondo: 2.703 negli Stati Uniti, 538 in Asia e 698 in Europa, di cui 96 in Italia. Intuitive Surgical ha scelto fino ad oggi come Epicenter 22 prestigiosi istituti europei (fra cui l’Hopital La Pitie – Salpetriere in Francia, il Karolinska in Svezia e il Guy’s Hospital in Gran Bretagna) a cui si affianca da due anni lo IEO. Negli ultimi anni l’applicazione della chirurgia robotica si è estesa anche ad altre patologie oncologiche urologiche: in IEO ad oggi sono stati eseguiti più di 1.100 interventi sul rene con tecnica robotica, e interventi di chirurgia maggiore sulla vescica, come la cistectomia, o sui linfonodi, vengono ormai routinariamente eseguiti con il Robot Da Vinci, raggiungendo un totale di più di 6.000 interventi robotici.
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